Tutto quello che devi sapere prima di prendere in mano la chitarra

La chitarra e le sue parti

Sembra banale, ma in realtà è essenziale conoscere (bene) la chitarra, anche solo per capirsi senza fraintendimenti quando se ne parla.

Le diverse parti che la compongono hanno nomi specifici, e c’è bisogno di avere dimestichezza con questi nomi “alla prima”, senza confusioni.

Un punto importante! Quando si parla di chitarra, i punti di riferimento non sono quelli abituali della collocazione nello spazio (pavimento e soffitto, per esempio): se dico “tasti alti” intendo quelli dove i suoni si fanno più alti (acuti), cioè quelli più vicini alla cassa; i “tasti bassi” sono quindi quelli verso la paletta, dove i suoni sono più bassi (gravi).

Idem per le corde: il MI basso (la più grossa) è appunto una “corda bassa”,
mentre il MI cantino (la più piccola) è una “corda alta”.
A proposito: sarebbe logico e intuitivo chiamare il MI basso “prima corda”, perché è la più vicina agli occhi, la prima che vedi… e invece no (ti pareva!).
La “prima corda” è il MI cantino (cioè la più piccola!)

Questo è un punto che genera spesso un po’ di confusione, ma puoi ricordarlo pensando che questa nomenclatura deriva addirittura dal Rinascimento, quando la chitarra ancora non esisteva e c’era il liuto, che si teneva “sdraiato” sulle gambe, a corde in su: in quella posizione (provaci con la chitarra) chiamare “prima corda” il MI cantino è assolutamente sensato!!

Poi nel corso dei secoli l’evoluzione ha portato il liuto a trovare la posizione eretta diventando una… chitarra sapiens, ma i nomi sono rimasti…

Accordare la chitarra

Avere la chitarra sempre perfettamente accordata è un requisito essenziale da non trascurare MAI.

Suonare con una chitarra scordata, anche di poco, comporta una serie di problemi spesso sottovalutati:

  • è sgradevole. Molto sgradevole;
  • rende impossibile intonare bene la voce per chi canta;
  • rovina l’orecchio musicale, abituandolo a suoni inaccurati.

Insomma, vale decisamente la pena di avere una chitarra accordata a puntino. Sempre.

Per capirci: magari all’inizio ci si mette un sacco di tempo e sembra davvero eccessivo, ma bisogna accordare la chitarra OGNI SACROSANTA VOLTA CHE SI SUONA, e anzi molto spesso anche più volte durante una stessa suonata..

ATTENZIONE

Qualcuno ti dirà che accordare la chitarra è una cosa per chitarristi “avanzati”, che sei all’inizio non puoi farlo da solo, che devi farlo fare a qualcun altro… NO.

Se hai abbastanza orecchio per amare la musica, hai abbastanza orecchio per prenderti la responsabilità della accordatura.

Certo, sì, le prime volte potrà essere difficile, ma siamo qui per questo, no? Non è esattamente questo lo scopo dello studio e della pratica, superare le cose che adesso ti sembrano difficili?

Perciò forza, vediamo come si fa.

Metodo 1: l’accordatore

Il modo più semplice per avere la chitarra sempre accordata consiste nell’affidarsi a un accordatore. Tu suoni una corda (meglio col pollice, vicino al ponte, e bloccando tutte le altre perché non vibrino) e lui ti dice se è:

  • accordata (bene così);
  • calante (allora devi tirarla)
  • crescente (devi allentarla).

Metodo 2: un riferimento esterno

Se hai una tastiera a portata di mano, puoi accordare ogni corda facendola suonare uguale a un tasto, così:

Metodo 3: l’accordatura relativa

Se non hai riferimenti esterni, puoi comunque fare in modo che le corde siano accordate TRA DI LORO. Vecchio metodo, non sicuro al 100%, ma è il solo per cui non hai bisogni di nient’altro. Obbligatorio saperlo fare.

Legenda: simboli, mani, accordi e schemi

Oltre a questi simboli, c’è poi la Tablatura, o Intavolatura, o Tab.

La tablatura (il nome corretto sarebbe intavolatura, poi spesso la si trova indicata con un più sbrigativo TAB) è un modo per indicarti molto chiaramente quale corda devi premere su quale tasto, senza dover passare dal pentagramma.

È composta da sei righe che rappresentano le sei corde della chitarra, messe come se la tenessi sulle ginocchia con le corde in su (e il manico a sinistra, ovviamente!): la riga più in alto rappresenta la corda più piccola (MI cantino), mentre la riga più in basso rappresenta la corda più grossa (MI basso): tienilo sempre a mente!!

Su ogni riga trovi dei numeri, che indicano i tasti su cui pigiare quella corda con la mano sinistra.

Facciamo qualche esempio:

Ovviamente la tablatura ha dei limiti: innanzitutto vale solo per la chitarra, quindi non ti serve granché se vuoi comunicare con altri musicisti.

E poi (soprattutto!) non ti indica la durata delle note (né di eventuali silenzi, cioè pause), quindi il pentagramma ti servirà comunque.

Però è uno strumento utile, e vale la pena saperlo capire.

Per concludere

Con questo abbiamo imparato moltissimo sulla chitarra e la sua rappresentazione grafica. Ora toccherà imbracciarla e, finalmente… suonare!

Chitarra in mano, 
buona pratica!

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